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NATALITÀ E FECONDITÀ IN ITALIA

UN’ITALIA SEMPRE PIU’ MULTIETNICA
Nel 2022, l'Italia ha registrato un nuovo record negativo di denatalità con 393.333 nascite, segnando un calo del 1,7% rispetto all'anno precedente. Questo conferma una tendenza in diminuzione dal picco del 2008, con una media annua di circa 13.000 nascite in meno (-2,7%) e una riduzione totale di oltre 183.000 nascite (-31,8%) rispetto a quell'anno. Nonostante l'aumento della presenza di donne straniere nella popolazione (8,6% nel 2023 contro il 7,6% nel 2012), il loro contributo positivo alle nascite è diminuito a causa di processi di integrazione e adattamento agli stili di vita italiani.

LE ETNIE PIÙ PRESENTI IN ITALIA
Nel 2022, in Italia, nati da almeno un genitore straniero sono stati il 20,9% e da entrambi stranieri il 13,5%. Le comunità rumena, marocchina, albanese e bengalese mostrano forte omogamia, per questo, le madri di cittadinanza rumena, marocchina e albanese rappresentano il 38,6% delle nascite stranie- re. Nonostante la comunità rumena abbia il maggior numero di nati, la sua popolazione è più di 6 volte superiore rispetto a quella bengalese, per questo, in proporzione risulta quella con il minor rapporto nati/popolazione.


I dati del 2022 riguardo al numero medio di figli per donna sono maggiori rispetto a quelli risalenti al 1995, eccetto il Sud e le Isole: infatti nel ’95 il valore era di 1,42 (Sud) e di 1,4 (Isole), mentre nel ’22 è diminuita rispettivamente a 1,26 e 1,27. L’aumento più netto si è verificato nel Nord-ovest in cui si passa da una media di 1,05 ad una di 1,29. D’altra parte, il salto minore è avvenuto nel Centro: da un valore di 1,07 ad uno di 1,16.

Per quanto riguarda l’età media delle donne in relazione al concepimento il primo figlio, si nota che nel 1995 si arrivava ad un minimo di 29 anni (nel Sud) ed un massimo di 30,7 anni (nel Nord-ovest), mentre nel 2022 si parte da 31,7 (nelle Isole) fino ad un’età di 32,8 (nel Centro).
Una differenza sostanziale si nota nel Sud in cui da 29 anni, nel 1995, si raggiunge la media di 32,2, nel 2022, superando le Isole.

NASCITE A CONFRONTO
Nel 2008, l'Italia ha registrato un record di nascite totali, raggiunge quasi 169.000 in meno rispetto al 2008. Questi dati riflettono un gendo quota 523.450. Di queste, 480.107 sono state da genitori cambiamento significativo nella dinamica demografica italiana nel entrambi italiani. Nel 2022, il numero totale di nascite è sceso a corso degli anni, con un notevole declino nel numero totale di 393.333, con una diminuzione di 6.916 rispetto all'anno precedente
nascite e una diminuzione ancora più marcata nelle nascite da (-1,7%). Le nascite da genitori entrambi italiani sono state 311.117, genitori entrambi italiani.

UN CALO EVIDENTE
È evidente come dal 2008 al 2022 si sia registrato un generale calo delle nascite, del tasso di natalità e anche del tasso di fecondità delle donne italiane. Senza modifiche nelle politiche di sostegno alla famiglia o nelle condizioni economiche e sociali, le nascite italiane potrebbero diminuire ulteriormente. Le nascite da genitori stranieri sono influenzate dai tassi di immigrazione e dalla stabilità socio-economica nei loro paesi di origine. Se l'immigrazione rimane stabile, le nascite straniere potrebbero continuare a contribuire alla dinamica demografica italiana. Questo calo condiziona inevitabilmente i numeri dei grafici precedentemente illustrati, i quali mostrano un continuo andamento decrescente della popolazione italiana e straniera presente in Italia, sebbene gli stranieri abbiano sempre un numero maggiore di figli per donna e quindi siano proporzionalmente più numerosi.

Progetto grafico _ Ux Design _ Visual design
Team Grafico:  Bulusan Kimberly, Covaia Melissa, Valli Alessandra
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